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Tamponi in spugna: caratteristiche e tecnologie costruttive

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Giovanni92
Roby Pozzato
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Roby Pozzato

Roby Pozzato
Detailer Novello

Si parla spesso di tamponi in spugna a celle aperte e a celle chiuse. Chiedo agli esperti:
- Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna delle due tipologie?
- Come si può riconoscere "a vista" a quale delle due tipologie appartene un tampone, visto che il dato non sempre è citato nelle schede tecniche?
- Quali altri fattori influenzano il comportamento di un tampone nelle varie situazioni (taglio, polishing, finitura), e come si possono riconoscere? (intendo il solo comportamento riguardo al risultato, indipendentemente da altri fattori quali durata, robustezza, ecc.)

Il tutto, se opportuno distinguere, con particolare attenzione alle lucidatrici rotorbitali, e fra queste la ERO600. Wink



Ultima modifica di Roby Pozzato il Mer 1 Mag 2013 - 23:20 - modificato 1 volta.

Giovanni92

Giovanni92
Laureato in Detailing

una spiegazione molto esaustiva è quella di giobart che ha postato nel thread dei "tamponi sfasciati"

Roby Pozzato

Roby Pozzato
Detailer Novello

In quel thread mi ha dato spiegazioni preziose, che vorrei approfondire su questi tre punti. Smile

tidus

tidus
Apprendista Detailer

Roby Pozzato ha scritto:In quel thread mi ha dato spiegazioni preziose, che vorrei approfondire su questi tre punti. Smile

si anche io....un particolare LCDA Arancio è a celle aperte o chiuse?

Giovanni92

Giovanni92
Laureato in Detailing

celle aperte Wink

Admin

Admin
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Bell'argomento, merita approfondimento. Butto giù qualcosa con calma Wink


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Il mio lavoro è creare bellezza che altri nemmeno immaginano...
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Gas964

Gas964
Apprendista Detailer


Bravo Roby, 3D molto interessante.

Rivolgo un "preghiera" ad Antonio e, in generale, ai più preparati che interverranno per fornire le loro spiegazioni: rimanere nel campo delle rotorbitali indicando, se possibile, se quanto verrà riferito sarà da considerarsi valido per la categoria (delle roto) o per il singolo modello (DAS, ERO ecc.).

tav86

tav86
Detailer Novello

mi segno anch'io!l'argomento mi interessa

PELO

PELO
Laureato in Detailing

Admin ha scritto:Bell'argomento, merita approfondimento. Butto giù qualcosa con calma Wink

ok......per il prossimo anno potremmo leggere qualcosa lol!

http://www.elmocarcare.it

Roby Pozzato

Roby Pozzato
Detailer Novello

Admin ha scritto:Bell'argomento, merita approfondimento. Butto giù qualcosa con calma Wink
Di stasera? No, perché qui c'è gente che deve fare degli ordini... Wink


Gas964 ha scritto:
Bravo Roby, 3D molto interessante. [...]
E questo è niente, ne ho degli altri, ma prima finiamo questo. Una cosa per volta, sennò non assimilo, ho già una certa età, io. Very Happy


PELO ha scritto: ok......per il prossimo anno potremmo leggere qualcosa lol!
Speriamo di no, rischio di dimenticarmi quello che ho chiesto! lol! lol! lol!

Admin

Admin
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Roby Pozzato ha scritto:Si parla spesso di tamponi in spugna a celle aperte e a celle chiuse. Chiedo agli esperti:
- Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna delle due tipologie?
- Come si può riconoscere "a vista" a quale delle due tipologie appartene un tampone, visto che il dato non sempre è citato nelle schede tecniche?
- Quali altri fattori influenzano il comportamento di un tampone nelle varie situazioni (taglio, polishing, finitura), e come si possono risonoscere? (intendo il solo comportamento riguardo al risultato, indipendentemente da altri fattori quali durata, robustezza, ecc.)

Il tutto, se opportuno distinguere, con particolare attenzione alle lucidatrici rotorbitali, e fra queste la ERO600. Wink


Ok allora cominciamo velocemente a fornire qualche indicazione...
Le spugne a celle aperte sono quelle maggiormente utilizzate nel nostro settore. La spugna presenta diverse cavità all'interno e questo permette all'aria di circolare rapidamente mantenendo temperature di esercizio più basse e riscaldando meno la superficie sulla quale si sta lavorando. Per questo motivo i tamponi in spugna a celle aperte sono più morbidi e cedevoli: la consistenza non è mai definita in fase di progettazione ma subisce variazioni a seconda di come e quanta aria entra in gioco. Questo tipo di spugne ha un "ritorno" alla forma iniziale più lento: provate a premerli e ci vorrà qualche istante prima che il tampone riprenda la sua forma. Questo aiuta molto nel mondo della lucidatura per seguire le forme dell'auto e rendere meno "stressante" il lavoro. La spugna a celle chiuse, essendo pre-caricata di gas, ha una sua forma stabile e non si adatterebbe all'auto ma obbligherebbe a seguire il tampone e non la vettura. La cella chiusa è più resistente ma anche più costosa con un peso specifico superiore. Credo, ma non ne sono certo, che un esempio delle due spugne si abbia nei tamponi Spider OEM e Sandwich di Scholl: quella nera (o rossa) è una spugna insensibile al variare delle condizioni e serve da supporto flessibile ma tosto, mentre quella bianca, che svolge il lavoro, si adatta al variare dell'ambiente.
Oggi sono diffuse anche soluzioni miste (celle aperte e chiuse) pertanto è molto difficile stabilire quale sia l'esatta tecnologia utilizzata da un produttore.
Ricordo però che il tecnico di un'azienda (francamente non ricordo quale) mi mostrò un sistema semplice e veloce per capire che tipo di spugna avessimo davanti: basta avvicinare il bordo del tampone alla bocca (diciamo 5 mm), soffiare sul pad e toccare il tampone. Nel punto in cui si è soffiato il tampone diventa più morbido e cedevole segno che l'aria aveva modificato la struttura cellulare. Elementare ma efficace: è un sistema che uso ancora Wink

La pratica però, mi ha insegnato che il tipo di spugna racconta solo un aspetto del tampone. Sono altrettanto importanti altri fattori come il taglio, il tipo di collante utilizzato per il Velcro, il Velcro stesso e le dimensioni generali del pad.
Ed è altrettanto vero che è impossibile definire una classifica perchè, come in tutti gli aspetti del detailing, il sempre citato U Factor (grazie Manu), è determinante, e quello che può essere un tampone perfetto per me non lo è per un'altro utente Wink


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Berserk

Berserk
Diplomato in Detailing

Post chiarissimo e molto interessante study

Armaky

Armaky
Diplomato in Detailing

Admin ha scritto:Ricordo però che il tecnico di un'azienda (francamente non ricordo quale) mi mostrò un sistema semplice e veloce per capire che tipo di spugna avessimo davanti: basta avvicinare il bordo del tampone alla bocca (diciamo 5 mm), soffiare sul pad e toccare il tampone. Nel punto in cui si è soffiato il tampone diventa più morbido e cedevole segno che l'aria aveva modificato la struttura cellulare. Elementare ma efficace: è un sistema che uso ancora Wink
Hahaha.. allora non sono pazzo.. lol!
Di queste prove ne avevo già fatte a suo tempo (e proprio poche ore fa Razz ) proprio perchè colto dal dubbio se un determinato set di tamponi corrispondesse effettivamente, con anche i colori, alle caratteristiche indicate in fatto di capacità di taglio e tecnologia di costruzione (vedasi celle aperte/chiuse)

Il poliuretano (se non sbaglio dovrebbe essere questo il nome della spugna di cui sono composti scratch )
dovrebbe anche essere un materiale più o meno termosensibile, e di conseguenza reagire più o meno velocemente al calore

Chiedo venia se ho detto qualche corbelleria di troppo.. Razz i miei attuali studi si fermano qui in fatto di tamponi.. urge un più accurato approfondimento nel caso Suspect
Spoiler:

Volevo anche ringraziare Roby per aver dato l'input ad approfondire un argomento apparentemente banale come le caratteristiche dei tamponi Wink

Doveroso il plauso ad Admin per le sue spiegazioni che ci illuminano sempre di più cheers



Ultima modifica di Armaky il Mer 1 Mag 2013 - 21:02 - modificato 1 volta.

ciccante88

ciccante88
Detailer Superesperto

Ottima spiegazione! le caratteristiche del tampone, sotto il punto di vista di celle aperte o chiuse va ad influire anche sul taglio o si tratta solo del corpo interno?

PS: scritto insieme ad armaky! Wink

Armaky

Armaky
Diplomato in Detailing

ciccante88 ha scritto:Ottima spiegazione! le caratteristiche del tampone, sotto il punto di vista di celle aperte o chiuse va ad influire anche sul taglio o si tratta solo del corpo interno?
Voglio azzardare.. scratch influisce proprio sul taglio e sulle caratteristiche sia interne che esterne del tampone
Indicano alla fine, IMHO la grandezza e la consistenza delle "bolle" di cui sono costituiti i tamponi e dal tipo di "catalisi" che hanno subito in fase "attiva" a contatto con gas specifici.. tornando alla spiegazione più approfondita e mirata data da Antonio
Chiaramente poi.. in base alla consistenza gli stessi.. possono avere capacità maggiori o minori sia in fatto di taglio che di dissipazione del calore.. scratch

ciccante88 ha scritto:
PS: scritto insieme ad armaky! Wink
Figurati.. ormai mi sa che è diventato un cult l'argomento Razz
Spoiler:

cupitt

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Campione 2013
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ottimo antonio Wink

sarebbe interessantissimo dare qualche input sull'abbinamento tampone celle aperte/chiuse ai vari compound e polish


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Giobart

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Miglior Detailing 2013
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Ottima spiegazione Admin! Very Happy
Nei fattori che compongono le caratteristiche/struttura dei tamponi, non bisogna dimenticare le resine che lo compongono! Wink

Emanuele B

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Moderatore

Favoloso ! Il trucco del soffio sul tampone lo utilizzo anch'io da un po' , non me l'ha insegnato nessuno ma ho intuito fosse un buon sistema dopo aver osservato la reazione al calore delle varie spugne

Questi discorsi sono fantastici ed interessantissimi e fanno intuire come le variabili in gioco siano tantissime .......pensiamo poi al conportamento dei vari abrasivi abbinati alle varie tipologie di spugne , l'abbianamento a diverse lucidatrici , le diverse tecniche di lucidatura , i tipi di trasparenti , le condizioni climatiche e......... la " manina " dell' operatore . Un mondo sconfinato


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.....( grazie chef !! )

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1) Il 4° vizio capitale ......che roba brutta !

2) il detailing lo fa il detailer .....i prodotti aiutano (ma vanno saputi usare !!)

3) Senza l' U Factor  sei un brocco
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Roby Pozzato

Roby Pozzato
Detailer Novello

Splendido, grazie Antonio! Smile


Admin ha scritto:[...]
Ricordo però che il tecnico di un'azienda (francamente non ricordo quale) mi mostrò un sistema semplice e veloce per capire che tipo di spugna avessimo davanti: basta avvicinare il bordo del tampone alla bocca (diciamo 5 mm), soffiare sul pad e toccare il tampone. Nel punto in cui si è soffiato il tampone diventa più morbido e cedevole segno che l'aria aveva modificato la struttura cellulare. Elementare ma efficace: è un sistema che uso ancora Wink
E questo indica una spugna a celle aperte, giusto?


La pratica però, mi ha insegnato che il tipo di spugna racconta solo un aspetto del tampone. Sono altrettanto importanti altri fattori come il taglio, il tipo di collante utilizzato per il Velcro, il Velcro stesso e le dimensioni generali del pad.
Quindi aspettiamo il seguito, o una bella monografia nelle guide. Wink

Per esempio, il taglio da cosa dipende? Mi sembra, ad occhio, che un tampone più "tosto" sia non solo più "consistente" al tatto, ma anche con una struttura più "grossolana", con celle più grosse. E' corretto?


Ed è altrettanto vero che è impossibile definire una classifica perchè, come in tutti gli aspetti del detailing, il sempre citato U Factor (grazie Manu), è determinante, e quello che può essere un tampone perfetto per me non lo è per un'altro utente tamponi - Tamponi in spugna: caratteristiche e tecnologie costruttive Icon_wink
No, certo, ed infatti il senso voleva essere quello: capire com'è fatto e come funziona lo strumento, per capire come usarlo al meglio o cos'è meglio per me. Smile

Thanks, per ora. Wink

Giovanni92

Giovanni92
Laureato in Detailing

forse sono io che non capisco... ma soffiando cosa si riesce a capire?

nikolino


Apprendista Detailer

cupitt ha scritto:ottimo antonio Wink

sarebbe interessantissimo dare qualche input sull'abbinamento tampone celle aperte/chiuse ai vari compound e polish

bravo cupitt, mi hai tolto le parole....e indovinato anche il mio pensiero Very Happy Very Happy

Armaky

Armaky
Diplomato in Detailing

Giovanni92 ha scritto:forse sono io che non capisco... ma soffiando cosa si riesce a capire?
Provo a renderla più semplice possibile.. scratch
Nella parte dove si soffia, essendo l'aria espulsa ad una temperatura sicuramente superiore a quella ambiente, si viene a creare una zona in cui il tampone subisce un repentino "sbalzo" termico e di conseguenza, confrontando la zona riscaldata con un'altra contigua del tampone ci si accorge della sostanziale differenza..

Altra prova.. come già detto da Antonio.. l'effetto memoria che hanno i vari tamponi una volta che su una parte di essi viene esercitata una pressione..
Quando però si effettua la stessa prova di pressione, ma stavolta nella zona riscaldata, la reazione della spugna sarà differente ed in base a quanto sarà differente si possono avere buone indicazioni sulle caratteristiche che, in linea di massima, dovrebbe avere il tampone Smile

Admin

Admin
Admin

Armaky ha scritto:
Admin ha scritto:Ricordo però che il tecnico di un'azienda (francamente non ricordo quale) mi mostrò un sistema semplice e veloce per capire che tipo di spugna avessimo davanti: basta avvicinare il bordo del tampone alla bocca (diciamo 5 mm), soffiare sul pad e toccare il tampone. Nel punto in cui si è soffiato il tampone diventa più morbido e cedevole segno che l'aria aveva modificato la struttura cellulare. Elementare ma efficace: è un sistema che uso ancora Wink
Hahaha.. allora non sono pazzo.. lol!
Di queste prove ne avevo già fatte a suo tempo (e proprio poche ore fa Razz ) proprio perchè colto dal dubbio se un determinato set di tamponi corrispondesse effettivamente, con anche i colori, alle caratteristiche indicate in fatto di capacità di taglio e tecnologia di costruzione (vedasi celle aperte/chiuse)

Il poliuretano (se non sbaglio dovrebbe essere questo il nome della spugna di cui sono composti scratch )
dovrebbe anche essere un materiale più o meno termosensibile, e di conseguenza reagire più o meno velocemente al calore

Chiedo venia se ho detto qualche corbelleria di troppo.. Razz i miei attuali studi si fermano qui in fatto di tamponi.. urge un più accurato approfondimento nel caso Suspect
Spoiler:

Volevo anche ringraziare Roby per aver dato l'input ad approfondire un argomento apparentemente banale come le caratteristiche dei tamponi Wink

Doveroso il plauso ad Admin per le sue spiegazioni che ci illuminano sempre di più cheers

Il poliuretano è uno dei materiali utilizzati per le spugne, ma non il solo Wink

Armaky ha scritto:
ciccante88 ha scritto:Ottima spiegazione! le caratteristiche del tampone, sotto il punto di vista di celle aperte o chiuse va ad influire anche sul taglio o si tratta solo del corpo interno?
Voglio azzardare.. scratch influisce proprio sul taglio e sulle caratteristiche sia interne che esterne del tampone
Indicano alla fine, IMHO la grandezza e la consistenza delle "bolle" di cui sono costituiti i tamponi e dal tipo di "catalisi" che hanno subito in fase "attiva" a contatto con gas specifici.. tornando alla spiegazione più approfondita e mirata data da Antonio
Chiaramente poi.. in base alla consistenza gli stessi.. possono avere capacità maggiori o minori sia in fatto di taglio che di dissipazione del calore.. scratch

ciccante88 ha scritto:
PS: scritto insieme ad armaky! Wink
Figurati.. ormai mi sa che è diventato un cult l'argomento Razz
Spoiler:

Influisce sia sul taglio dei tamponi che, ovviamente, su modo di operare dello stesso con i vari polish e sulle varie superfici.

cupitt ha scritto:ottimo antonio Wink

sarebbe interessantissimo dare qualche input sull'abbinamento tampone celle aperte/chiuse ai vari compound e polish

Sarebbe troppo riduttivo, le variabili sono troppe per qualsiasi tipo di classificazione.

Giovanni92 ha scritto:forse sono io che non capisco... ma soffiando cosa si riesce a capire?

Quando si ammorbidisce è un celle aperte o misto chiuse/aperte.

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Giovanni92

Giovanni92
Laureato in Detailing

ottima info anto!! sicuramente da tenerne conto per conoscere meglio che tampone stiamo utilizzando

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