Si può sapere qualcosina di più su questa tecnica?!vts79 ha scritto:ma voglio provare la tecnica di andrea.....
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Si può sapere qualcosina di più su questa tecnica?!vts79 ha scritto:ma voglio provare la tecnica di andrea.....
Emanuele B ha scritto:con l'accortezza di pulire il tampone almeno ogni 3 sezioni di 40x40.
Emanuele B ha scritto:carlo secondo me hai lavorato su zone troppo ampie......una sezione grande come 1/2 cofano e' eccessiva.il 105 cosi' facendo si e' seccato intasando prematuramente il pad.un pad non pulito e' poco efficente in termini di correzione e i residui di compound compromettono la bonta' della finitura.Correggere con la roto e' un'operazione lunga e richiede pazienza e concentrazione......
ti consiglio di lavorare su zone non piu' grandi di 40x40 (io con un compound non vado oltre i 30x30)con movimenti di circa 1 cm x secondo applicando parecchia pressione ma non tale da bloccare la rotazione del pad.Una sezione ridotta ti permette di tenere "sotto pressione" il prodotto cioe' di lavorarlo frequentemente e cioe' in maniera completa.In questo modo otterrai correzione e eviterai l'intasamento del pad! io su un'auto come la tua utilizzerei almeno 2 pad ma con l'accortezza di pulire il tampone almeno ogni 3 sezioni di 40x40.Altra cosa essenziale con la roto e' permettere sempre la rotazione del pad in quanto senza questa si produrra' scarso attrito e quindi scarsa correzione.la roto e' relativamente poco potente e percio' se il pad non viene mantenuto perfettamente piatto(postura sbagliata,irregolarita'della superfice da lucidare etc)e'molto semplice bloccare o limitare la rotazione del platorello.Tutti dicono che la roto e'una macchina entry level cioe' molto facile,per principianti ma secondo me correggere con una 220 non e' affatto semplice perche' ci sono tanti elementi da tenere sott'occhio........
la tecnica di andre si poggia sul fatto,credo, che velocita' piu' basse permettono lo sviluppo di meno calore e percio' evitano il prematuro seccarsi del prodotto che puo' quindi essere completamente lavorato e sono d'accordissimo con lui!! ma anche qui ,carlo,e'necessario che si lavori su sezioni molto ridotte.....
vts79 ha scritto:Emanuele B ha scritto:carlo secondo me hai lavorato su zone troppo ampie......una sezione grande come 1/2 cofano e' eccessiva.il 105 cosi' facendo si e' seccato intasando prematuramente il pad.un pad non pulito e' poco efficente in termini di correzione e i residui di compound compromettono la bonta' della finitura.Correggere con la roto e' un'operazione lunga e richiede pazienza e concentrazione......
ti consiglio di lavorare su zone non piu' grandi di 40x40 (io con un compound non vado oltre i 30x30)con movimenti di circa 1 cm x secondo applicando parecchia pressione ma non tale da bloccare la rotazione del pad.Una sezione ridotta ti permette di tenere "sotto pressione" il prodotto cioe' di lavorarlo frequentemente e cioe' in maniera completa.In questo modo otterrai correzione e eviterai l'intasamento del pad! io su un'auto come la tua utilizzerei almeno 2 pad ma con l'accortezza di pulire il tampone almeno ogni 3 sezioni di 40x40.Altra cosa essenziale con la roto e' permettere sempre la rotazione del pad in quanto senza questa si produrra' scarso attrito e quindi scarsa correzione.la roto e' relativamente poco potente e percio' se il pad non viene mantenuto perfettamente piatto(postura sbagliata,irregolarita'della superfice da lucidare etc)e'molto semplice bloccare o limitare la rotazione del platorello.Tutti dicono che la roto e'una macchina entry level cioe' molto facile,per principianti ma secondo me correggere con una 220 non e' affatto semplice perche' ci sono tanti elementi da tenere sott'occhio........
la tecnica di andre si poggia sul fatto,credo, che velocita' piu' basse permettono lo sviluppo di meno calore e percio' evitano il prematuro seccarsi del prodotto che puo' quindi essere completamente lavorato e sono d'accordissimo con lui!! ma anche qui ,carlo,e'necessario che si lavori su sezioni molto ridotte.....
grande manu.......
Carlo86 ha scritto:
Raga adesso mi arrabbio e gli do di rotativa ehh!
vts79 ha scritto:Emanuele B ha scritto:carlo secondo me hai lavorato su zone troppo ampie......una sezione grande come 1/2 cofano e' eccessiva.il 105 cosi' facendo si e' seccato intasando prematuramente il pad.un pad non pulito e' poco efficente in termini di correzione e i residui di compound compromettono la bonta' della finitura.Correggere con la roto e' un'operazione lunga e richiede pazienza e concentrazione......
ti consiglio di lavorare su zone non piu' grandi di 40x40 (io con un compound non vado oltre i 30x30)con movimenti di circa 1 cm x secondo applicando parecchia pressione ma non tale da bloccare la rotazione del pad.Una sezione ridotta ti permette di tenere "sotto pressione" il prodotto cioe' di lavorarlo frequentemente e cioe' in maniera completa.In questo modo otterrai correzione e eviterai l'intasamento del pad! io su un'auto come la tua utilizzerei almeno 2 pad ma con l'accortezza di pulire il tampone almeno ogni 3 sezioni di 40x40.Altra cosa essenziale con la roto e' permettere sempre la rotazione del pad in quanto senza questa si produrra' scarso attrito e quindi scarsa correzione.la roto e' relativamente poco potente e percio' se il pad non viene mantenuto perfettamente piatto(postura sbagliata,irregolarita'della superfice da lucidare etc)e'molto semplice bloccare o limitare la rotazione del platorello.Tutti dicono che la roto e'una macchina entry level cioe' molto facile,per principianti ma secondo me correggere con una 220 non e' affatto semplice perche' ci sono tanti elementi da tenere sott'occhio........
la tecnica di andre si poggia sul fatto,credo, che velocita' piu' basse permettono lo sviluppo di meno calore e percio' evitano il prematuro seccarsi del prodotto che puo' quindi essere completamente lavorato e sono d'accordissimo con lui!! ma anche qui ,carlo,e'necessario che si lavori su sezioni molto ridotte.....
grande manu.......
Emanuele B ha scritto:carlo secondo me hai lavorato su zone troppo ampie......una sezione grande come 1/2 cofano e' eccessiva.il 105 cosi' facendo si e' seccato intasando prematuramente il pad.un pad non pulito e' poco efficente in termini di correzione e i residui di compound compromettono la bonta' della finitura.Correggere con la roto e' un'operazione lunga e richiede pazienza e concentrazione......
ti consiglio di lavorare su zone non piu' grandi di 40x40 (io con un compound non vado oltre i 30x30)con movimenti di circa 1 cm x secondo applicando parecchia pressione ma non tale da bloccare la rotazione del pad.Una sezione ridotta ti permette di tenere "sotto pressione" il prodotto cioe' di lavorarlo frequentemente e cioe' in maniera completa.In questo modo otterrai correzione e eviterai l'intasamento del pad! io su un'auto come la tua utilizzerei almeno 2 pad ma con l'accortezza di pulire il tampone almeno ogni 3 sezioni di 40x40.Altra cosa essenziale con la roto e' permettere sempre la rotazione del pad in quanto senza questa si produrra' scarso attrito e quindi scarsa correzione.la roto e' relativamente poco potente e percio' se il pad non viene mantenuto perfettamente piatto(postura sbagliata,irregolarita'della superfice da lucidare etc)e'molto semplice bloccare o limitare la rotazione del platorello.Tutti dicono che la roto e'una macchina entry level cioe' molto facile,per principianti ma secondo me correggere con una 220 non e' affatto semplice perche' ci sono tanti elementi da tenere sott'occhio........
la tecnica di andre si poggia sul fatto,credo, che velocita' piu' basse permettono lo sviluppo di meno calore e percio' evitano il prematuro seccarsi del prodotto che puo' quindi essere completamente lavorato e sono d'accordissimo con lui!! ma anche qui ,carlo,e'necessario che si lavori su sezioni molto ridotte.....
DSW ha scritto:Sono d'accordo su quello che ha detto Emanuele, tradotto vuol dire per me appunto alzare velocità, altrimenti non puoi avere quelle condizioni.
Per la velocità bassa e il calore io non sono tanto d'accordo invece, se il polish si secca non è certo per il calore quasi nullo di una rotorbitale, altrimenti con una rotativa cosa accadrebbe?
Anzi negli anni una questione su cui si è dibattutto è stato prorio l'utilità del calore, alla fine si è arrivati alla conclusione che è solo una conseguenza, ma c'era invece chi sosteneva che era una necessità per far lavorare meglio il prodotto. Vabbè ma lasciamo stare sti discorsi, approvo invece il fatto di lavorare su superfici più ridotte , ma per la velocità penso che è meglio tenerla alta se vuoi far rendere bene la rotorbitale, da questo punto di vista è molto semplice, il modo per farla funzionare bene è uno, imparato quello non è che devi inventarti chissà cosa...
Emanuele B ha scritto:carlo secondo me hai lavorato su zone troppo ampie......una sezione grande come 1/2 cofano e' eccessiva.il 105 cosi' facendo si e' seccato intasando prematuramente il pad.un pad non pulito e' poco efficente in termini di correzione e i residui di compound compromettono la bonta' della finitura.
Emanuele B ha scritto:Con la flex infatti ho notato che lavorare a velocita' di 4-4,5 permetta di ottenere migliore lavorabilita' del prodotto rispetto a vel 6
DSW ha scritto:carlo per me devi alzare velocità, la das6 ha un regolatore non molto preciso, prova a 5 1/2, anche qualcosa di più.
Emanuele B ha scritto:Andre mi hai sezionato il principio che regge la tua tecnica ,ripeto, e' perfettamente condivisibile......diciamo solo che io ho sentito il bisogno di abbassare le velocita' di lavorazione solo quando ho avuto fra le mani una macchina piu' potente della roto. Mi hai fatto pero' venire voglia di sperimentare anche con la roto.......anche se da quando mi sono abituato alla flex correggere con la 220 mi fa un po' innervosire......tutte le volte che mi riprometto di farlo dopo la prima sezione prende il lancio ed entra in scena sua sorella maggiore
Emanuele B ha scritto:Io parlo delle mie esperienze...solo di quelle.
DSW ha scritto:Andrea io so due pagine che sto dicendo che le velocità di g220 e das6 non sono paragonabili da quel che ho potuto vedere, ti assicuro che con la das6 a 4 non fai nulla e a 5 poco, magari il tuo 5 è il mio 5 e mezzo e diciamo la stessa cosa.
Io l'indicatore se è per questo manco la guardo, alzo fino a quando riesco ad usarla come ha spiegato Emanuele, adesso preciso non so, indicativamente appunto 5 e mezzo.
Poi il fatto della meguiar's che consiglia max 5 non è dovuto tanto al prodotto ma alle caratteristiche della macchina, ma in linea di massima con una rotorbitale maggiore è la velocità, maggiore è la correzione perchè il platorello ruota per inerzia e quindi maggiore velocità, vuol dire poter mettere più pressione senza far fermare la rotazione del platorello, che come ha detto Emanuele è una cosa molto importante. Poi ci può essere il caso specifico che magari un certo prodotto funziona meglio ad una velocità più bassa, non lo so questo, non ho mai provato.
La flex è un'altro dicorso perchè comunque ha la rotazione forzata e non per inerzia, quindi lì questo dicorso può avere più riscontro rispetto alla rotorbitale.
Io a Carlo contino però a dare lo stesso consiglio, cioè di alzare la velocità rispetto a come ha fatto fino ad ora sulla das6.
DSW ha scritto:ma in linea di massima con una rotorbitale maggiore è la velocità, maggiore è la correzione perchè il platorello ruota per inerzia e quindi maggiore velocità
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