DavideSR ha scritto:Si ma cambiando l'olio ogni 10-15000 km che vantaggio ottieni mettendo un olio superiore per qualità?
Io principalmente rispetto gli intervalli di tempo come da libretto, ovvero 30mila. So che cambiarlo prima fa sicuramente bene.............ma di certo non rompo nulla rispettando ciò che dice la casa. E poi, specie se si seguono i tagliandi della casa quindi ogni 30mila o 35mila dipende dai motori, avere un olio migliore fa la differenza visto che uno ci arriva esausto e l'altro magari in condizioni di certo migliori.
mArCo1928 ha scritto:Comunque gli olii riciclati e non vergini sono il 95% del mercato.
E allora perchè mi viene detto "controlla che ci sia il numero di lotto e la data di produzione sulla singola lattina, senò preoccupati un po" ?
mArCo1928 ha scritto:
L'eccezione sicura è il Pakelo, introvabile, se non una gran scocciatura rimediarlo, e di certo non dura 16.000Km come un long-life ma molto meno.
Sono olii racing per macchine sportive, per le auto normali ci sono già gli olii normali, che anche se provengono da materia prima riciclata (e per fortuna) sono buoni lo stesso.
Ah il pakelo è un olio racing piu che altro e non proprio studiato per vetture stradali ? Questo non lo sapevo..........quindi andrebbe cambiato diciamo ogni 10mila almeno il pakelo ?
niky ha scritto:
Tornando OT, considerando che il consorzio olii dice che si ricicla l'89% degli olii, è facile che (come dice Marco) la maggior parte degli olii in commercio provengano da olii riciclati.
Stessa cosa di sopra............ok ma perchè viene data importanza alla data e al numero di lotto da verificare ?
DavideSR ha scritto:Ho scoperto che il bistrattato Selenia che usa Alfa per i Multiair, lo StAR PE, è 100% sintetico in quanto sul sito petronas.de è riportato come "vollsynthetisches"
Be credo che la maggior parte degli olii utilizzati nelle auto stradali ormai siano tutti sintetici al 100%, o meglio è scritto cosi tra le caratteristiche, che c'è da meravigliarsi ? Il problema del selenia è che è poco additivato quindi si degrada subito, almeno rispetto agli altri tipo il Motul o il Bardhal.